|
Le biblioteche aderenti |
|
LE BIBLIOTECHE
ADERENTI
BIBLIOTECA DELLA
MONTAGNA "LUIGI GABBA"
DELLA SEZIONE DI
MILANO
Gli
appassionati di montagna milanesi hanno la fortuna di poter disporre di una
biblioteca fornitissima di titoli antichi e moderni che ha 134 anni di vita.
Ubicata nel centro della città, proprio sopra l’Ottagono della Galleria
Vittorio Emanuele, alzando lo sguardo alle finestre del secondo piano, sulle
quali spicca lo stemma del CAI, si può notare dove ha sede una delle
biblioteche specializzate più antiche d’Italia.
La biblioteca è dedicata a Luigi Gabba, per due volte presidente del CAI
Milano a fine 800 e personaggio d’elevate doti morali.
Sono custoditi da più di un secolo volumi di letteratura alpina, di
esplorazioni e viaggi, di storia, di narrativa, di scienza, di leggende,
guide di tutti i principali gruppi montuosi europei ed extra europei,
manuali tecnici di alpinismo e sci, collezioni di periodici e riviste, carte
topografiche ed altro ancora; molte opere sono ormai introvabili.
Vi sono inoltre conservate raccolte di notevole pregio ed interesse,
composte da monografie, fotografie, documenti d’archivio.
La storia della biblioteca del CAI Milano è forse poco
conosciuta nonostante il gran valore tecnico, scientifico e culturale del
suo materiale.
Alla sua
direzione si sono avvicendati come volontari appassionati studiosi che hanno
sempre lavorato in silenzio, alieni dal far rumore attorno alla propria
opera, ma facendo miracoli, stretti dall’esiguo bilancio a loro
disposizione, dagli altrettanto esigui spazi, dal poco tempo disponibile,
dalla difficoltà di trovare collaboratori.
La Biblioteca della Sezione di Milano del Club Alpino è nata
nel 1873 assieme alla costituzione della Sezione sotto la presidenza
dell’illustre abate Antonio Stoppani, insigne scrittore e scienziato, autore
del libro “Il Bel Paese”, che lo rese famoso.
I rari libri, l’opuscolo, le carte in quei primi anni si ritenevano elementi
indispensabili ai soci, che erano per la maggior parte studiosi e
scienziati, e si trovavano dinanzi, nelle Alpi Italiane, un campo di studio
vastissimo, ed ancora vergine e quasi privo d’ogni tipo di documentazione.
Vi fu una nobile gara fra i soci della Sezione, e di quelle consorelle,
nell’offrire volumi e carte topografiche.
Subito
affluiscono donazioni di libri e carte, esclusivamente di carattere tecnico.
Tra le
importanti elargizioni sono da citare quelle di Antonio Stoppani, di Enrico
Ghisi, di Carlo Riva riguardanti pubblicazioni geologiche e mineralogiche,
quelle del pittore Bossoli, datate 1885, riguardanti disegni originali del
panorama delle Alpi dal Duomo di Milano.
In tempi recenti si sono aggiunti altri lasciti tra cui
notevoli quelli di Giorgio Gualco, di Guido Bertarelli e Luigi Rossari.
Nel 1899
venne edito un primo catalogo a stampa curato da Riccardo Gerla.
Quando nel 1915 scoppiò la guerra, la biblioteca fu sconvolta e
disorganizzata; inoltre fu largamente sfruttata dai soci mobilitati nel
corpo degli alpini, mentre la Sede era luogo d’incontro di trentini, esuli
per non combattere dalla parte dell’Austria.
Numerose guide e carte riguardanti le zone di operazioni partirono per non
fare più ritorno: in particolare si ricorda che il volume della collana dei
monti d’Italia Regione dell’Ortler a cura del CAI Milano fu stampato,
ma tenuto riservato perché fosse utilizzato solo dagli ufficiali alpini.
Alla ripresa della vita normale, una parte dei volumi fu recuperata e, per
quella perduta, si chiese e si ottenne dal Comando del Corpo d’Armata di
Milano un indennizzo di lire 200!
Nel 1913, il fondo era già di 2.500 volumi che salirono a
3.000 nel 1923. Nel 1945 e nel 1956 furono compiuti successivi riordini e
ampliamenti.
La
biblioteca custodisce importanti opere di alpinismo in senso stretto;
infatti vi sono in sostanza tutti i capolavori dei grandi alpinisti italiani
e stranieri.
Tra importanti donazioni ed acquisizioni varie la Biblioteca crebbe in
misura notevole, sia in quantità che in qualità delle opere possedute: tra i
volumi allineati negli scaffali, sono da citare rarità come ad esempio le
opere di Bourrit, Coolidge, Conway, Dent, Freshfield, Helbronner, de
Saussure, Whymper, Zurbriggen e la rara opera di Adolph ed Hermann
Schlagintweit Untersuchungen uber diephysicalische geographie der Alpen
del 1850, con il suo splendido atlante corredato da ventidue incisioni a
colori di grande formato.
Tra gli autori italiani sono da citare: Balliano, Brentari,
Casara, Comici, Fantin, Gervasutti, Giocosa, Mazzotti, Rey, Vaccarone.
E’ ampia la
dotazione d’opere rare relative alle scienze naturali e all’ambiente alpino
(botanica, esplorazione, etnografia, geografia, glaciologia, speleologia)
Sono importanti le raccolte di riviste, tra cui vi è da citare la collezione
completa dell’Alpine Journal, la prima rivista d’alpinismo del mondo
conservata fin dal primo numero (1863) e le raccolte delle riviste dei Club
alpini tedesco e austriaco.
Conta molto dare la possibilità ai vari utilizzatori di fruire del lato
estetico del libro e così facendo i conti con lo spazio che è sempre
tiranno, si tende a presentare i libri negli scaffali suddivisi per collane.
La Biblioteca possiede un Archivio Storico dove sono raccolti atti,
documenti, carteggi, libri dei rifugi, pubblicazioni, lettere e manoscritti
che, dalla fondazione della Sezione di Milano ad oggi, raccontano la storia
di una delle più antiche e gloriose associazioni della nostra città, ma
anche vicende di uomini e donne che hanno scritto la storia dell’alpinismo
italiano dai pionieri alle grandi spedizioni extraeuropee.
La
Biblioteca ospita anche un importante e immenso archivio storico
fotografico: si tratta di una importantissima raccolta iconografica, ricca
di 55.000 immagini tra negativi, lastre fotografiche di vetro, stampe in
bianco/nero nonché a colori, diapositive, tutte dedicate alle montagne di
tutto il modo ed in particolare alle Alpi ed alle Prealpi Lombarde, dalla
fine dell’Ottocento ad oggi. L’archivio fotografico comprende tra l’altro il
prezioso lascito di Vittorio Ronchetti, riguardante, pressoché uniche
immagini della Russia degli inizi del secolo scorso e relative alle sue
cinque spedizioni al Caucaso dal 1907 al 1913. Recentemente è inoltre
confluito nella raccolta del CAI Milano l’archivio fotografico di Giorgio
Gualco, apprezzato fotografo e giornalista – fu tra l’altro direttore della
Rivista del CAI dal 1976 al 1986 - che ha dedicato la propria vita
all’alpinismo ed all’esplorazione. Essa consta di meravigliose stampe in
bianco/ nero e diapositive a colori.
E’ in fase
di realizzazione il progetto di catalogazione di tutte le opere, il
recupero, il restauro e la scansione delle immagini più significative.
Collaborano a questo progetto la Regione Lombardia, il CAI Milano, IMONT e
le Edizioni Versante Sud. Una prima parte di questo progetto è già visibile
sul sito Internet alla voce
www.montagnedifoto.it .
I dati e le statistiche riguardanti una determinata attività possono
annoiare, ma l’importanza di un patrimonio è misurata anche dai numeri: fin
dal 1874, anno di nascita della Biblioteca, l’importante patrimonio
bibliografico viene costantemente aggiornato, ed ora è di oltre 13.000
esemplari tra monografie e guide; 500 testate di periodici; 115 testate di
periodici correnti, 2700 carte topografiche di cui varie di interesse
storico; 190 videocassette e DVD; una fonoteca in costituzione. Il catalogo
è oggi in fase di informatizzazione Tramite la Regione Lombardia si è
entrati a far parte del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN), una rete di
biblioteche informatizzate che cooperano alla catalogazione partecipata e
alla fornitura di servizi agli utenti: informazioni bibliografiche,
prestito, riproduzione di documenti. Il sistema prevede la possibilità di
ricerca per autore/titolo, soggetti della Biblioteca Nazionale di Firenze ed
è accessibile da ogni Biblioteca come da casa propria via Internet (con
possibilità di download del catalogo in formato PDF). Esiste in sede anche
un catalogo in Access con ricerca possibile in tutti i campi. Le ricerche
via web sono effettuabili tramite i siti:
www.caimilano.it oppure
www.biblioteche.regione.lombardia.it
La consultazione in Biblioteca è libera a tutti mentre il prestito a
domicilio è riservato ai soci del CAI Milano, con alcune usuali limitazioni.
I nostri utenti hanno solo l’imbarazzo della scelta tra una infinita varietà
di carte topografiche, guide, relazioni di ascensioni, ricostruzioni
storiche.
Solitamente nelle biblioteche il silenzio è osservato e fatto
rispettare in modo scrupoloso: qui non è così. Non è un salotto, ma oltre
che luogo di consultazione è anche ritrovo di alpinisti dove si discutono e
tramano “piani di battaglia”. Vengono esaminate carte topografiche a grande
scala: si punta il dito su una determinata zona o località e si decide dove
effettuare l’escursione. A questo punto intervengono gli addetti che in base
alla personale esperienza di alpinisti e bibliotecari, aiutandosi con il
computer, provvedono a rintracciare tra i vari scaffali guide, riviste e
carte topografiche della località scelta. Comunque gli incaricati sono
sempre disponibili verso tutti i frequentatori per fornire utili indicazioni
soprattutto a coloro meno pratici che richiedono spiegazioni sulle scelte
delle pubblicazioni più adatte per qualsiasi argomento alpino.
La
Biblioteca annovera tra i vari frequentatori anche persone appassionate di
sole carte topografiche, specialmente antiche; altri che richiedono di
consultare vecchie fotografie di montagna.
Vi sono poi gli habituès che prediligono solo ed esclusivamente determinate
zone di montagna come la Val Masino, la zona del Monte Bianco, le Dolomiti;
esistono poi diversi studiosi sulla “guerra bianca” in Adamello.
Tutti costoro hanno solo l’imbarazzo della scelta tra una infinita varietà
di carte topografiche, guide, relazioni di ascensioni, ricostruzioni
storiche.
Il 2004 è stato un anno importante per la Biblioteca “Luigi
Gabba”: ricorrendo il cinquantesimo anniversario della prima salita al K2 è
stata allestita nel mese di gennaio, presso i locali della Sezione di
Milano, con il patrocinio di vari Enti, una mostra per ricordare questo
grande avvenimento. La mostra è stata presentata con articoli su quotidiani
nazionali e da servizi radiotelevisivi. La mostra comprendeva materiale
originale esclusivamente proveniente dalla Biblioteca: libri, riviste,
documenti ed immagini del tempo, oggetti diversi, l’abbigliamento e le
attrezzature autentiche usate da Pino Gallotti sul K2 nel 1954 (per un
totale di ben 129 pezzi). La risposta e l’interesse suscitate in città,
hanno superato i confini del Comune, tanto che la mostra è stata poi
allestita in diverse Sezioni del CAI della Lombardia con uguale successo.
Tra i volumi custoditi, quelli che datano dai primi anni del 1800 fino a
metà del secolo scorso, diffondono ancora un’antica e misurata seduzione.
Sono libri per la maggior parte opera di alpinisti stranieri calati nelle
nostre Alpi con molto coraggio e spirito di avventura. Hanno lasciato le
descrizioni delle loro imprese in libri molto raffinati, ricchi di incisioni
e disegni: per i bibliofili una vera delizia.
La
Biblioteca della Montagna “Luigi Gabba”, della Sezione di Milano del Club
Alpino Italiano, si sta diffondendo sempre più per la qualità dei servizi
che offre. Infatti, oltre all’importante lavoro di catalogazione con il
nuovo sistema informatico SBN, si sta affermando per la dotazione
bibliografica, costantemente aggiornata con le ultime novità, che viene
utilizzata, oltre che da numerosi soci, appassionati di libri di montagna,
famosi alpinisti, compilatori di guide di montagna, rinomati scrittori ed
affermati giornalisti anche stranieri, studiosi e studenti che preparano
tesi di laurea. La Biblioteca, senz’altro molto importante per il contenuto
e l’antichità dei testi, riceve anche numerose richieste, per ricerche
bibliografiche, provenienti da diverse città d’Italia, soprattutto dal
meridione. Questo è motivo di soddisfazione ma è anche stimolo per cercare
di accontentare tutti nel migliore dei modi.
La
Biblioteca della Montagna “Luigi Gabba”, della Sezione di Milano del Club
Alpino Italiano, costituisce con l’Archivio Storico e l’Archivio Fotografico
“Giorgio Gualco” nella Regione Lombardia il centro di documentazione sulla
montagna e l’alpinismo di riferimento che si inserisce, per importanza e
prestigio delle proprie raccolte tra i principali d’Italia. Molti soci la
frequentano con regolarità, altri invece la stanno scoprendo grazie alle
esposizioni serali a tema organizzate in occasione di numerosi incontri del
ciclo “Parlando di montagna”. La Sezione di Milano del Club Alpino Italiano
è riuscita a trasformare l’antica biblioteca in un moderno punto di
aggregazione e di diffusione della cultura delle “terre alte”.
|